Evento di networking dei GO del PEI AGRI dedicato alla filiera della canapa

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Prosegue l’attività di networking di Innovamarche con il tema della canapa.

Si è svolto il 9 novembre su piattaforma Zoom il secondo evento di networking dell’anno, dedicato alla filiera della canapa. L’obiettivo era presentare i progetti di innovazione che a livello italiano si stanno sviluppando, al fine di individuare possibili sinergie.

All’incontro hanno partecipato 7 GO provenienti da diverse regioni italiane dal nord al sud di Italia. Sicuramente la modalità on line, pur non ritenuta preferibile nell’ambito degli obiettivi che si prefigge l’evento di networking, tuttavia, in questo caso, ha permesso di porre a confronto regioni italiane geograficamente molto distanti quali il Piemonte e la Sicilia.

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E’ stato interessante capire come le problematiche affrontate dai diversi GO risultino similari e come sia fondamentale lo scambio che può derivare da tali iniziative, proprio per agevolare le sinergie e
le collaborazioni nell’affrontare questioni comuni. A seguito dell’incontro, sono state avviate collaborazioni e scambi tra i partecipanti.

Il Piemonte, con la dott.ssa Federica Baravalle (ASSOCANAPA) ha presentato il progetto denominato “CANAPERPI” volto a migliorare le performance economiche, tecniche e gestionali per le aziende
agricole dedite alla produzione della canapa. Il Progetto nasce dall'esigenza di nuove colture che consentano la rotazione, riducano le emissioni di CO2 derivanti dall'agricoltura, forniscano agli agricoltori un reddito per ettaro superiore all'attuale, a parità di costi.

Il GO della Lombardia, con il progetto “CANAPRO” presentato dal Prof. Antonio Ferrante (UNIMI) che ha approfondito gli aspetti di valorizzazione della filiera della canapa, attraverso l’innovazione di processo e di prodotto. Tra gli obiettivi del progetto, sicuramente il miglioramento della resa in olio e la qualità dell’olio delle diverse varietà di canapa ottenuto con diversi parametri di spremitura, oltre che valorizzare i sottoprodotti nelle applicazioni zootecniche.

Interessante ed estremamente attuale il tema dell’applicazione della canapa e degli oli nell’ambito della nutraceutica, approfondito con il progetto “FI.SI.CA.” presentato dal Dott. Luca Colombo (FIRAB). Obiettivo principale del progetto è la produzione di olio e di farina di canapa di alta qualità in Sicilia e la realizzazione di alimenti a migliorata funzione nutrizionale, tramite l'ottimizzazione di pratiche colturali e di trasformazione in regime biologico, la qualificazione delle competenze degli operatori e l'indagine del potenziale di mercato. Il progetto intende fornire protocolli di coltivazione e trasformazione biologici e tracciabili e definire criteri per le produzioni alimentari e cosmetiche.

La regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato con il prof. Marco Scalet (UNIUD) e il progetto “CANAP@OIL” che ha illustrato come l’innovazione di processo, orientata all’applicazione di tecnologie “verdi”, può aumentare il valore aggiunto dell'olio di canapa. Gli obiettivi del progetto sono rivolti a incentivare la coltivazione della canapa nella regione Friuli, promuovere lo sviluppo di una rete regionale di coltivazione e trasformazione della canapa, applicare tecnologie verdi ("green tech") per migliorare la resa di estrazione e la qualità dell'olio di canapa, ideare un "marchio d'area" per la valorizzazione dell'olio prodotto con l'applicazione delle tecnologie verdi sperimentate.

Molto rilevante e significativo l’intervento della dott.ssa Vita Maria Cristiana Moliterni (CREA-GB) con la presentazione del progetto “CATERPILLAR - CAnapa TEssile peR la ProduzIone di aLimenti funzionaLi e di biomAsse pRoteiche” dell’Emilia Romagna che ha approfondito il tema dell’innovazione per migliorare la sostenibilità in ottica di economia circolare applicata alla filiera della canapa. Il Progetto si basa sulla coltivazione biologica di canapa monoica esaltandone tutte le potenzialità ed implementando gli aspetti legati agli usi alimentari dei prodotti e degli scarti delle lavorazioni della canapa da fibra. In particolare, dalle sementi si produrranno olio, farina e preparati per alimenti funzionali privi di glutine. Dai fusti si produrranno fibra e canapulo. La fibra sarà estratta in un bioreattore prototipale per la macerazione microbiologica. Larve del dittero Hermetia illucens ripuliranno la fibra macerata, dal biofilm batterico e dalla componente pectica che la ricoprono, alimentandosi; la biomassa larvale sarà utilizzata per la produzione di additivi per l’industria mangimistica.

Infine, sono stati presentati i progetti della regione Marche con “BHAS - Bioactive Hemp Agriculture Support” illustrato dal dott. Michele Grossi (COOP. LA BIOLOGICA), dalla dott.ssa Eugenia Mazzara
(INICAM) e dal dott. Oliviero Marinelli (UNICAM), avente come obiettivo di valutare i biopesticidi ottenuti da prodotti di scarto della canapa e la tossicità per l’operatore.

Obiettivo prioritario è l’estrazione, dai prodotti di scarto di alcune cultivar (es. Carmagnola, Felina 32, Futura 75 ecc.) di canapa (Cannabis sativa L.), olio essenziale di qualità da cui ricavare i principi attivi ad azione insetticida e/o fungicida, al fine di elaborare un prodotto impiegabile in agricoltura biologica, e di determinare un formulato commerciale.
Altro obiettivo è quello di inserire la coltivazione della canapa nella rotazione colturale delle aziende agricole marchigiane dalla quale ottenere un duplice effetto economico.

Il dott. Jacopo Torresi (UNICAM), invece, ha presentato il progetto “CANAPA REVOLUTION” affrontando le modalità di estrazione e purificazione del cannabidiolo dalla canapa industriale per il miglioramento della redditività della coltura e per avere vantaggi anche in ambito sanitario.